Nel Kalahari, tra Sudafrica, Nabimia e Botswana, vive il popolo SAN. I SAN praticano una celebre “danza della guarigione”, conosciuta anche come “trance dance”. Essa viene guidata dagli anziani del gruppo che continuano a ballare attorno al fuoco per ore, a ritmi velocissimi e continuativi. I guaritori danzano fino allo sfinimento ed al raggiungimento di uno stato di trance, in cui possono trovare soluzioni alle afflizioni e alle difficoltà della tribù e scacciare le malattie, procurate dagli spiriti maligni.
La parola “Jambo”, nella lingua Swahili, sta ad indicare un saluto, molto simile al “ciao” o al “buongiorno” della lingua italiana. 

Jambo San è un laboratorio di teatro sociale rivolto a migranti, accolti in CDA (Centri di accoglienza), CARA (Centri di accoglienza per richiedenti Asilo), CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e SAI (Sistema accoglienza integrazione). L’unione del Jambo e del San, ci conduce verso un nuovo significato di accoglienza ed inclusione, attraverso l’uso di un linguaggio considerato non convenzionale.    Con la pratica del laboratorio di Teatro Sociale, le utenti e gli utenti si concederanno la possibilità di trasformare in prodotto creativo una condizione di marginalità e di fragilità.

Gli esperti, attraverso l’azione collettiva del rito del teatro, avranno modo di lavorare con le/i partecipanti sul riconoscimento della loro presenza in società, sul senso di appartenenza e sulla volontà di costruirsi un’identità, sull’esigenza di immaginare per loro stessi un futuro volto ad un processo di cittadinanza consapevole. E allora…

Benvenuto, popolo di danzatori. JAMBO SAN!